Letteratura siriaca

Una pagina della Peshitta tratta dal Libro dell'Esodo (13,14-16), Amida, anno 464.

La letteratura siriaca è la letteratura scritta in lingua siriaca, ovvero la principale tra le varianti orientali e cristiane[1] della lingua aramaica nella sua fase media (ca. II secolo a.C. - XII secolo d.C.), parlata e scritta dal popolo dei Siri o Assiri, discendenti degli antichi Aramei.
Questi "Siri" o "Assiri" non vanno confusi con l'antica civiltà assira che popolò l'Assiria nel II e nel I millennio a.C.

La lingua siriaca classica standard venne basata sulla parlata della città sira di Edessa (oggi Şanlıurfa, nell'attuale Turchia). Questa letteratura venne scritta quasi del tutto con un proprio alfabeto, l'alfabeto siriaco, variante degli alfabeti aramaici. La grande maggioranza delle opere, soprattutto di quelle originali, ha un contenuto religioso cristiano; tanto da rappresentare la letteratura più importante, sia per l'estensione che per il contenuto, dell'antico Oriente cristiano[2].

  1. ^ Mentre l'aramaico giudaico babilonese, la lingua nella quale fu redatto il Talmud babilonese, ne è la principale variante israelita
  2. ^ Hubertus R. Drobner, Op. cit., p. 690

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